Il mondo dell’impiantistica elettrica industriale sta seguendo con molta attenzione tutto ciò che riguarda l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi.

Il rifasamento elettrico è sicuramente un aspetto molto importante nell’ottica di un impianto efficiente da un punto di vista energetico. Infatti, un impianto ben rifasato permette la riduzione delle perdite joule (ovvero dispersione di energia per surriscaldamento) e delle cadute di tensione sia per l’utente che per le reti di generazione, trasmissione e distribuzione dell’energia.

L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEG) regolamenta l’ambito dei consumi di energia reattiva e relative penali.
Fino al 2015 vigeva la delibera AEEG 348/2007 con le successive integrazioni:

  • le penali venivano applicate in bolletta ai clienti con potenza impegnata > 16,5 kW se il cosφ medio mensile, nelle fasce F1 e F2, era inferiore a 0,9 (ovvero veniva fatta pagare in bolletta, sotto forma di penale, la quota parte di energia reattiva che eccedeva il 50% dell’energia attiva prelevata);
  • i coefficienti economici (centesimi di €/kvarh) per definire l’entità delle penali sono univocamente definiti (si riporta di seguito la tabella).

Per il periodo regolatorio in vigore dal 1 gennaio 2016, l’AEEG ha pubblicato la delibera 180/2013/R/EEL che introduce le seguenti novità:

–   le penali verranno applicate in fascia F1 e F2 se il cosφ medio mensile sarà inferiore a 0,95 (ovvero se l’energia reattiva impegnata sarà superiore al 33% dell’energia attiva prelevata).
Per il superamento del 75% è previsto un secondo scaglione.

–   Il gestore della rete potrà chiedere un adeguamento dell’impianto utente (o lo stacco dalla rete) se:

  • Il cosφ istantaneo nel momento di massimo carico, per prelievo in periodo di alto carico, è inferiore a 0,9;
  • Il cosφ medio mensile è inferiore a 0,7;
  • Il cliente immette in rete potenza reattiva.
  • I coefficienti economici per definire l’entità delle penali saranno definiti anno per anno in funzione dei costi del mix energetico, sulla base dei calcoli del valore delle perdite Joule sulla rete.

Quasi tutte le aziende hanno problemi con il rifasamento. Molti non lo sanno e continuano a pagare le penali al fornitore dell’energia.

Con la nostra Soluzione basata su ciclo di monitoraggio con strumentazione adeguata, si può capire in quali condizioni di lavoro si verificano le anomalie.

Con l’aumentare dell’elettronica (illuminazione led, inverter, fotovoltaico, computer, alimentatori elettronici, lampade a scarica, ecc.) si producono molte distorsioni di corrente di tipo armonico che vanno a provocare lo scoppio o il guasto dei condensatori di rifasamento di tipo ordinario o di vecchia data.

Per evitare che ciò accada, occorre sostituirli con dei condensatori rinforzati e/o con dei condensatori di blocco (se l’utenza è in media tensione). I disturbi possono anche non essere generati dall’utente diretto, ma da utenze vicine!

Solo il monitoraggio dei consumi porta ad avere sotto controllo il rifasamento… prima di trovarsi sgradevoli sorprese nella bolletta!

Per approfondimenti in merito, visita il nostro sito dedicato http://rifasamentoelettrico.it/

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